Gilberto Isella
Nato a Lugano nel 1943, Gilberto Isella ha studiato letteratura italiana e filosofia all'Università di Ginevra. È membro di redazione della rivista “Bloc notes”, di cui è stato uno dei promotori nel 1979, vicepresidente del Centro Pen della Svizzera Italiana e animatore culturale. Collabora a diversi giornali e riviste, con articoli di critica letteraria. Si è occupato di autori del passato (da Dante all'Ariosto) e contemporanei (Piero Bigongiari, Guido Ceronetti, Jacques Dupin, ecc.). Ha curato un'antologia di scritti dell'artista Mario Marioni, “Fogli vagabondi” (pref. di Pietro Gibellini, Casagrande, 1994), e, in collaborazione con Tiziano Salari, la silloge poetica “Armageddon e dintorni” di Giovanni Ramella Bagneri (Insula, 2011).
Si è interessato anche di cinema, scrivendo sceneggiature per fiction e documentari di Adriano Kestenholz. Per il teatro ha scritto “Messer Bianco vuole partire”, realizzato allo Studio Teatro Foce di Lugano nel 2009 e “Il giardino della vita”, con musiche di J. Sanchez Verdù, andato in scena a Lugano e a Cuenca (E) nel 2017. Ha scritto inoltre l'atto unico radiofonico “Faustina”, per la RSI, 2020.
Ha tradotto dal francese una silloge poetica di Charles Racine (“Stupore celeste”, Casagrande, 2001), la raccolta “Scarto” di Jacques Dupin (Opera Nuova, 2011) e la raccolta “Io scrivo ciò che è vivere” di Bernard Vargaftig (ADV Publishing House, 2016).